La cultura
Agli inizi degli anni 60 la spesa comunale per le attività culturali è di oltre 10 miliardi di lire. Si è strutturato un museo di arte antica all’interno del Castello Sforzesco, si era acquistata la Pietà Rondanini. Anche “le Grandi mostre” erano state possibili grazie al contributo del Comune, inaugurando un nuovo stile di fruizione in linea con le tendenze europee e favorendo la collaborazione e i rapporti internazionali in campo artistico.
La Triennale
Questo palazzo della Triennale che si affaccia su uno dei più begli sfondi che la città possa offrire, ha il compito appunto di ospitare ed esporre solo quello che risponde all’attimo fuggente, e dovrà essere in tre anni tutto cambiato, a pena di smentire lo scopo dell’istituzione.
L’Editoria
Ma spostato l’intervento politico rimane il fattore fondamentale di questa attività editoriale industriale che è la pubblicità. Tutti i quotidiani e i settimanali vivono oggi non in forza delle vendite, perché i costi e i prezzi hanno continuano a salire, ma traggono rendimento e le quadrature dal circolo pubblicitario”.
Il Teatro
La nostra preoccupazione è invece creare un teatro che costituisca un punto fermo di stile, di educazione, di arte, al quale il pubblico si abitui ad accedere. E’ così è nato il Piccolo Teatro del Broletto.